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5 vantaggi di attivare stage e tirocini per le aziende lombarde

3 Luglio 2024
Stage e tirocini: 5 vantaggi per le aziende lombarde

Stage e tirocini: scopri i 5 principali vantaggi per i business

Stage e tirocini sono spesso un argomento “delicato” per tantissimi imprenditori. Molti di loro, infatti, ritengono che siano utili solo alle grandi imprese e temono sia uno “spreco di tempo” formare una risorsa che resterà in organico per pochi mesi.

In realtà, anche piccole e medie imprese possono trarre benefici da un’esperienza di tirocinio extra curriculare

In questo articolo troverai una breve introduzione al mondo dello stage e, di seguito, un approfondimento sui 5 modi in cui i tirocini possono aiutare la tua impresa a prosperare.

Stage e tirocini extracurriculari: cosa sono?

Partiamo dall’inizio: in cosa consiste lo stage professionalizzante? Il tirocinio (anche chiamato, appunto stage) è un periodo di formazione e lavoro, utile allo stagista per maturare esperienza pratica e concreta in un ambiente lavorativo, e all’azienda per conoscere e formare da zero una nuova risorsa

È bene chiarirlo fin da subito: lo stage in azienda non costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro. Come scritto, è un percorso formativo e di crescita professionale, in cui l’azienda offre al tirocinante l’opportunità di conoscere attivamente un mestiere e di inserirsi nel mondo del lavoro, ricevendo in cambio manodopera, cioè lo svolgimento di attività proprie del ruolo. Naturalmente, in queste attività lo stagista è affiancato e supportato da un tutor, che lo forma passo a passo sui singoli task.

Come funzionano gli stage aziendali extracurriculari?

Per attivare un tirocinio formativo, è richiesta la compartecipazione di 3 soggetti:

  1. Lo stagista
  2. Il Soggetto Ospitante, cioè l’azienda
  3. Il Soggetto Promotore, cioè l’ente che supervisiona l’intera esperienza e di cui parleremo fra poco.

L’imprenditore, una volta individuato il ruolo aziendale per il quale vuole attivare lo stage e una volta scelto il tirocinante da inserire, deve nominare un tutor, cioè una figura all’interno del team, con una congrua esperienza professionale, che si occuperà di guidare lo stagista nell’apprendimento. Il suo ruolo è fondamentale nel garantire la corretta formazione del tirocinante e, di conseguenza, il successo dell’esperienza per tutti i soggetti coinvolti.

Non essendo un rapporto subordinato, il tirocinio formativo non prevede un contratto. Tuttavia, ci sono due documenti indispensabili per l’attivazione di stage aziendali:

  1. La convenzione: stipulata fra azienda ospitante il tirocinio e l’ente promotore, contiene i dati relativi ai due soggetti e gli aspetti normativi che regolano l’esperienza
  2. Il progetto formativo: definisce gli obiettivi formativi del tirocinio in oggetto, nomina i tutor designati a garantire il corretto svolgimento dello stage, identifica le caratteristiche del percorso (come l’inizio e la fine, le sedi e gli orari di svolgimento, le attività ed il rimborso mensile previsto).

Abbiamo parlato di rimborso mensile ed è importante sapere che, in Lombardia, per il tirocinio extracurriculare il datore di lavoro è tenuto a versare un’indennità di partecipazione, di un minimo di 500 € mensili per un full-time e un minimo di 300 € mensili per un part-time.

Che cosa fa l’ente promotore?

Il soggetto promotore è “conditio sine qua non” per l’attivazione di un tirocinio extra curriculare. 

Il suo compito principale è monitorare la conformità di tutto il processo di attivazione e svolgimento dello stage professionalizzante, fungendo da punto di riferimento tanto per il tirocinante, quanto per l’azienda.

In termini pratici, si occupa di:

  1. Stipulare la convenzione con l’azienda, verificando che gli aspetti normativi e legali che regolano il “contratto” siano esplicitati correttamente
  2. Redige il progetto formativo che riporta obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio
  3. Verifica che il tutor nominato dall’azienda abbia davvero una valenza formativa e sia in grado di affiancare lo stagista nella sua formazione
  4. Nomina un proprio tutor interno che vigili e supervisioni lo svolgimento del percorso, fornendo assistenza all’azienda e al tirocinante
  5. Assicura il tirocinante per la responsabilità civile

Per poter svolgere il ruolo di soggetto promotore, un ente deve essere accreditato presso la propria regione di appartenenza per i servizi al lavoro.

Quali requisiti deve avere un tirocinante?

Innanzitutto, c’è un limite di età minima, che in Lombardia è fissato a 16 anni. Tuttavia, non esiste nessun limite di età massima entro cui uno stagista possa svolgere la sua esperienza di formazione e lavoro in azienda.

Inoltre, è fondamentale che il tirocinante non abbia avuto esperienze lavorative precedenti con l’azienda (né contratti di lavoro, né altri tirocini extracurriculari).

Qual è la durata di un tirocinio formativo?

Sempre in Lombardia, il limite minimo di durata degli stage aziendali è pari a 2 mesi. Per quanto riguarda, invece, la durata massima, questa varia da 6 a 12 mesi, a seconda degli obiettivi formativi previsti dal tirocinio.

Se vuoi approfondire il processo di attivazione di stage extracurriculari, puoi leggere la nostra guida sul tirocinio in azienda.

Tirocinio: vantaggi per le aziende

Siamo arrivati ora ad affrontare il cuore del nostro articolo: quali sono i benefici dell’attivazione di un tirocinio extracurriculare per le imprese? 

In generale potremmo dire che attivare tirocini è un’ottimo modo, per gli imprenditori, di garantirsi un business dinamico e professionale, ma anche un’occasione per fare branding

Vediamo, nel concreto, i 5 principali risvolti positivi:

1. Selezione sul campo 

I processi di ricerca e selezione del personale sono spesso lunghi, complessi e dispendiosi in termini economici e di tempo. Non solo, nemmeno il colloquio più brillante può dare garanzia della buona riuscita dell’inserimento del candidato. Invece, il tirocinio è un’ottima opportunità per verificare le competenze tecniche e le attitudini personali di una risorsa. Dà la possibilità di vedere come la persona riesce ad integrarsi nel team e nella cultura aziendale, di testare come riesce a gestire e organizzare il proprio lavoro seguendo dead-line e task, di verificare la motivazione e la predisposizione a determinati compiti.

2. Formazione personalizzata 

Un tirocinante è qualcuno che, per definizione, deve apprendere un determinato mestiere. Questo significa che è un vero e proprio “foglio bianco”, almeno per quanto riguarda le attività collegate a quel ruolo. Ciò consente all’azienda di trasmettere le competenze e le conoscenze così come sono condivise dai processi e dalla cultura aziendale. Insomma, non si tratta di una persona con una solida esperienza alle spalle, che deve “dimenticare” le modalità ed i procedimenti che ha seguito fino a poco fa, ma di qualcuno che li apprende per la prima volta. In poche parole, parliamo di una formazione personalizzata sulle modalità e necessità aziendali, cucita ad hoc su quel preciso tirocinante, in quel preciso ruolo, in quel determinato momento storico per il business.

3. Velocizzazione del processo di inserimento

Lo abbiamo scritto: lo stage professionalizzante non è un contratto di lavoro subordinato. Questo significa che non ne ha nemmeno le caratteristiche in termini amministrativi e burocratici. Per questo, il processo di attivazione e tutta la gestione amministrativa sono decisamente più snelli e semplici, con meno burocrazia e meno limiti.

4. Fidelizzazione dei tirocinanti

Un dipendente che sia stato assunto al termine di un’esperienza di tirocinio sarà maggiormente fidelizzato all’impresa, che conosce a fondo e che lo ha formato. Questa fidelizzazione ha due risvolti positivi. Da una parte, naturalmente, riduce il turn-over, abbattendo il rischio di restare con ruoli aziendali scoperti. D’altro canto, favorisce un’immagine positiva del brand, che può presentarsi come un’organizzazione seria, che investe nei propri collaboratori, facendoli crescere. 

5. Investimento economico limitato

I costi legati al tirocinio extra curriculare sono decisamente inferiori rispetti a quelli di un rapporto di lavoro subordinato. In primis, abbiamo parlato di un’indennità mensile per il tirocinante obbligatoria, tuttavia questa risulta essere decisamente più bassa rispetto allo stipendio di un dipendente con lo stesso ruolo. Una simile differenza è determinata proprio dalla mancanza di esperienza del tirocinante, che svolge le proprie mansioni solo in relativa autonomia, comunque sempre affiancato dal tutor e ha decisamente inferiori responsabilità.

Ma la differenza maggiore nei costi è dettata dall’assenza di contributi e ratei, poiché il rimborso mensile è da intendersi come netto.

Infine, i costi legati al processo di attivazione sono normalmente molto contenuti, proprio per la scarsa burocrazia collegata.

Attivazione tirocinio Milano: a chi rivolgersi nel capoluogo lombardo?

Se sei alla ricerca di un soggetto promotore per l’attivazione di tirocini extracurriculari per la tua azienda, il servizio di stage e tirocini di CLOM potrebbe fare al caso tuo.

Con un’esperienza di oltre vent’anni nella gestione di stage formativi, CLOM risponde alle principali esigenze di ogni imprenditore: velocità nel processo, passaggi snelli e agili, pochissima burocrazia.

Fiore all’occhiello della sua offerta è l’utilizzo di una piattaforma dedicata: le aziende possono inserire i dati necessari alla creazione di convenzione e progetto formativo direttamente sul portale e da lì scaricare i documenti. Così, l’intero processo si svolge online, senza bisogno che l’imprenditore oppure un suo delegato si rechino presso la sede del soggetto promotore per le firme e la raccolta della documentazione.

In questo modo, i tempi di attivazione sono dimezzati, tanto che, rivolgendoti a CLOM, potrai avere il tuo tirocinante in azienda entro 48 ore.

Se vuoi maggiori informazioni, non esitare a contattarci!

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