Le società di recruiting e la ricerca personale qualificato

La ricerca personale qualificato: come trovare candidati adatti

La ricerca del personale qualificato è una parte fondamentale dell’attività di ogni azienda. Senza dipendenti capaci e competenti un’impresa non può funzionare, e l’unico destino che la attende è il collasso. Insomma, l’importanza della selezione del personale è indiscutibile; per molti versi è alla base del concetto stesso di azienda, in fondo. Ma cos’è, esattamente, la ricerca del personale e come funziona? Chi svolge questo lavoro? Dove si possono trovare i candidati?

Cos’è la ricerca del personale e come funziona?

In parole povere, la ricerca e selezione del personale è il processo tramite cui i nuovi dipendenti vengono identificati e inseriti nell’azienda. Come dice il nome, esso è diviso in due parti: la ricerca e la selezione. La prima è necessaria ad individuare i possibili candidati, mentre la seconda serve a vagliare quali siano i più adatti.

La ricerca del personale

1. La ricerca di personale qualificato richiede, innanzitutto, di sapere cosa si sta cercando. Potrà sembrare scontato, ma ciò non ne riduce minimamente l’importanza: prima di mettersi in cerca di personale, l’azienda deve sapere di che tipo di personale ha bisogno. Ciò vuol dire definire le proprie esigenze e pianificare come risolverle. Che competenze mancano o scarseggiano all’interno dell’impresa? Quanto è necessario coprire queste lacune? E’ possibile riorganizzare la forza lavoro per risolvere questi problemi? Che ruolo coprirebbero i nuovi assunti? Dove si possono trovare dei lavoratori con le qualifiche necessarie? Rispondere a queste domande è fondamentale per decidere la strategia di recruitment da seguire. 
2. Il passo successivo è creare un profilo di lavoro. Questo è il profilo ideale che il personale in cerca di lavoro dovrebbe avere. Ovviamente trovare il candidato che risponda perfettamente a questi requisiti può essere difficile, quindi il profilo agisce principalmente come un insieme di linee guida. Per realizzare un profilo di questo tipo bisogna analizzare le competenze richieste dal posto di lavoro vacante. Hard skills, soft skills, titoli di studio e caratteristiche attitudinali sono tutti elementi che devono essere considerati, insieme a mansioni e responsabilità. Infine, è necessario anche avere una job description. Come dice il nome, essa descrive il posto di lavoro offerto, i requisiti, le mansioni, la paga e gli orari. In pratica, la job description agisce sia come offerta agli interessati, sia come filtro iniziale.
3. Questa parte del processo di selezione e ricerca del personale si conclude con la ricerca vera e propria. Concluse le preparazioni e stabilito il profilo desiderato l’azienda sceglie infatti dove e come pubblicare gli annunci. Esistono vari canali e siti per trovare candidati in cerca di lavoro: job portal e motori di ricerca, agenzie per il lavoro, istituti di formazione e perfino segnalazioni personali. In alcuni casi le candidature possono anche arrivare senza bisogno di un annuncio, mandate da lavoratori interessati il cui CV risponde ai bisogni dell’impresa. Particolarmente notevoli sono le società di ricerca e selezione del personale, o più semplicemente società di recruiting. Esamineremo più attentamente queste agenzie alla fine dell’articolo, ma per ora possiamo dire che esse agiscono come intermediarie tra aziende e chi cerca di lavoro. In pratica, si occupano di trovare candidati adatti ai bisogni delle aziende.

La selezione dei candidati

Una volta ricevute le candidature inizia la seconda parte del processo, ossia la selezione. In parte scrematura, in parte analisi dei talenti per individuare i più adatti, la selezione può essere lunga e complicata. Fortunatamente, l’avanzare della tecnologia ha permesso di semplificare considerevolmente questo compito, e sempre più aziende fanno uso di algoritmi e intelligenza artificiale. Ovviamente esse svolgono soltanto un ruolo di supporto, e la decisione finale spetta sempre agli esseri umani, ma esse possono comunque essere di grande utilità.

1. In ogni caso, la prima parte della selezione è il cosiddetto “screening”, dedicato a restringere la rosa dei candidati. Questi vengono infatti esaminati e valutati allo scopo di rimuovere le candidature meno adatte, ed individuare invece le migliori. Si tratta di un processo molto variato, che può andare dalla semplice analisi dei CV fino alla somministrazione di test psicoattitudinali o di valutazione delle competenze. In generale, l’obiettivo è in parte di ridurre il numero di candidati e in parte di selezionare i più idonei. Questo è infatti necessario per svolgere correttamente gli ultimi passi del processo, ossia il colloquio e l’inserimento.
2. Il colloquio è, per molti versi, l’ultima cosa da fare nella ricerca di personale qualificato. E’ infatti in questa fase che viene fatta la scelta di assumere o meno il candidato. In pratica, il colloquio è un modo per i responsabili della selezione di incontrare i candidati e verificare se siano davvero adatti. Tipicamente esso serve a farsi un’idea di chi sia la persona intervistata. Competenze, personalità, interessi e obiettivi sono tutte cose utili da sapere nel fare una decisione e che possono emergere nel corso del colloquio. Detto questo, bisogna notare che è anche una delle parti più delicate e difficili del processo di selezione. L’intervistatore dovrà quindi essere estremamente competente per svolgere questo compito in modo efficace.
3. Il tutto si conclude con l’assunzione e l’inserimento del nuovo dipendente. Strettamente parlando non è parte del processo di ricerca e selezione del personale, ma vale comunque la pena di menzionarlo. Una volta conclusi i colloqui e selezionato il candidato più adatto questo deve comunque essere inserito nell’azienda. In termini pratici, ciò si traduce nell’onboarding aziendale. Più che un semplice addestramento, questo è un processo di inserimento vero e proprio, in cui i nuovi assunti vengono introdotti in azienda, si familiarizzano con mansioni e colleghi, e acquisiscono competenze e conoscenze utili.

Le agenzie di recruitment: cosa sono e a cosa servono?

Precedentemente abbiamo menzionato come le società di selezione del personale siano particolarmente utili per l’azienda in cerca di nuovi dipendenti. Vediamo quindi cosa sono esattamente queste agenzie.

In parole povere, un’agenzia di ricerca personale è un’impresa indipendente, che si occupa di svolgere il processo di “ricerca e selezione” per conto delle aziende. La società di recruiting affianca l’azienda nella ricerca di lavoratori: aiuta nella definizione del profilo di lavoro desiderato, realizza la job description e pubblica l’annuncio. Si prende poi cura anche del resto del processo.  Identificare possibili candidati, screening e perfino colloqui sono tutti svolti da queste agenzie. In pratica, ciò permette all’impresa di assoldare professionisti esperti per svolgere la parte più complicata e difficile del processo di ricerca personale qualificato. 

I vantaggi dello scegliere una società di selezione del personale sono abbastanza notevoli. Innanzitutto vuol dire un considerevole risparmio di tempo e risorse per l’azienda. In secondo luogo, le agenzie di recruiting sono capaci e competenti, e offrono ottimi risultati, spesso migliori di ciò che potrebbe fare l’azienda da sola. A tale riguardo, bisogna anche notare che queste società hanno spesso accesso ad un pool di candidati più ampio, come anche a talenti più qualificati. Infine, molte di loro si specializzano in specifici settori, il che comporta una maggiore comprensione sia del mercato sia delle competenze necessarie. Tutto ciò contribuisce a renderle particolarmente efficaci ed efficienti nel selezionare i candidati più adatti ai bisogni delle aziende.