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Corsi per apprendisti obbligatori: cosa sono e come funzionano?

6 Dicembre 2024
Corsi per apprendisti obbligatori: cosa sono e come funzionano?

Scopri tutto quello che devi sapere sui corsi per apprendisti obbligatori

Quella dell’apprendistato è una delle forme più utili ed interessanti che il rapporto di lavoro può assumere. Esso consiste infatti in un tipo di contratto a tempo indeterminato dove la formazione professionalizzante è centrale. Il lavoratore che firma un contratto di apprendistato riceve, in cambio delle sue prestazioni lavorative, una formazione specifica sul lavoro. In altre parole, si tratta di un modo per acquisire sia competenze e conoscenze su di un mestiere, sia esperienza pratica.

Come si può immaginare, ciò ha una certa utilità sia per i lavoratori che per le imprese, proprio grazie a questa enfasi sulla formazione. Ma come funzionano esattamente gli apprendistati? Come abbiamo detto, essi si basano sulla formazione dei partecipanti, che è obbligatoria e imprescindibile. Questa formazione richiede la frequentazione di appositi corsi di formazione apprendistato, detti appunto corsi per apprendisti obbligatori. Andiamo dunque ad esaminare cosa sono questi corsi di formazione obbligatori, come funzionano, e perché sono obbligatori.

Cosa sono i corsi per apprendisti obbligatori?

Come risulterà ovvio dal nome, i corsi apprendistato obbligatori sono un insieme di corsi la cui frequenza è richiesta ai partecipanti ad un apprendistato. Tipicamente essi sono divisi in formazione obbligatoria esterna e formazione obbligatoria interna. Quest’ultima è gestita direttamente dall’impresa (ma disciplinata dai relativi CCNL), ed è finalizzata all’acquisizione di competenze tecniche e specifiche per un mestiere. Queste includono, ad esempio, il come utilizzare attrezzature e strumenti, il conoscere i metodi e le tecniche più importanti, o l’essere familiare con i principali prodotti o servizi realizzati. Al contrario, la formazione esterna è erogata da enti preposti, e si concentra su competenze di base e trasversali. Queste devono necessariamente includere:

  • La sicurezza sul lavoro
  • Le competenze in ambito digitale
  • I diritti e doveri di lavoratore e impresa
  • Il diritto del lavoro e la contrattazione collettiva
  • Le competenze relazionali e la comunicazione
  • L’organizzazione e la qualità aziendale

Fatta questa premessa, possiamo adesso notare che nel resto dell’articolo ci concentreremo sulla formazione per apprendisti esterna. La formazione interna dipende infatti dalla singola azienda, e varia comunque da settore a settore, rendendo così impossibile fornire qualcosa di più di generiche indicazioni. Peraltro, bisogna anche notare che un’azienda potrebbe essere priva della capacità formativa ritenuta necessaria per organizzare i corsi di formazione per apprendisti interni. Per quanto raro, ciò può accadere nel caso l’impresa sia priva di spazi adatti, strumentazione necessaria, o personale qualificato. In questo caso la formazione interna non può avvenire, ed è necessario fare ricorso ad enti esterni.

Il piano formativo: cos’è e perché è così importante?

E’ opportuno notare, prima di continuare, che i corsi di formazione per apprendistato professionalizzante sono definiti dal cosiddetto “piano formativo”. Questo è un documento che deve essere predisposto dal datore di lavoro, pena annullamento del contratto, e che riporta il percorso formativo dell’apprendista. A questo si aggiungono anche altre informazioni importanti, come i dati relativi ad azienda e partecipante e l’inquadramento contrattuale. Inoltre, esso definisce anche il tutor, o referente aziendale, che dovrà accompagnare ed assistere l’apprendista. Il piano formativo è fondamentale, in quanto è da esso che dipende la validità dell’apprendistato. Se non viene compilato, o se gli obiettivi in esso posti non sono raggiunti, allora l’apprendistato verrà considerato nullo e il datore di lavoro sanzionato.

Come funzionano i corsi formazione apprendistato?

Come abbiamo detto, i corsi obbligatori apprendistato puntano ad insegnare competenze di base e trasversali, necessarie per garantire una formazione completa agli apprendisti. Ovviamente, questi corsi obbligatori per apprendisti devono svolgersi nell’arco di durata del contratto, ossia 3 anni. In termini pratici, i corsi per apprendisti sono ideati ed organizzati da enti preposti, ma regolati dalle regioni. Sono queste ultime che definiscono le modalità di erogazione e le ore formazione apprendistato professionalizzante.

Il corso per apprendisti obbligatorio può svolgersi o presso l’azienda stessa, o all’esterno di essa. La distinzione, in questo caso, si riferisce solo al luogo dove avviene la formazione, e non all’organizzatore, che rimane sempre l’ente specializzato. Nel primo caso si tiene, appunto, all’interno degli spazi aziendali ed è dedicata ai dipendenti dell’impresa. Nel secondo è invece organizzata nelle sedi degli enti accreditati, ed è tipicamente interaziendale, aperta ad apprendisti da multiple imprese diverse. Per quanto riguarda invece la metodologia, questa dipende dalle disposizioni regionali, e può essere sia in aula o sia a distanza.

Infine, è opportuno menzionare che la durata dei corso apprendistato obbligatorio dipende da vari fattori. Questi includono titolo di studio, eventuali apprendistati precedenti, ed esperienze lavorative pregresse. In Lombardia, ad esempio, le ore corso apprendistato possono essere 40, 80 o 120, da svolgersi nel corso del triennio di durata dell’apprendistato. In particolare, le 120 ore sono richieste a chi è privo di titoli di studio o ha solo licenza di scuola secondaria di primo grado. Al contrario, le 80 ore sono per chi ha un diploma di istruzione o professionale, e le 40 per chi ha una laurea.

Quali sono le conseguenze per le aziende che non rispettano l’obbligo di formazione?

Come abbiamo notato, i corsi apprendistato sono obbligatori per legge.

La formazione è infatti l’elemento fondante dell’apprendistato, che senza di essa sarebbe un normale rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. E, in effetti, questo è esattamente ciò che diventa alla fine della formazione apprendisti, qualora entrambe le parti decidano di continuarlo.

Lo stesso può però accadere anche in un’altra situazione, ossia se non viene fornita la formazione per apprendistato professionalizzante. In questo caso, quando l’azienda ospitante fallisce nell’adempiere al suo compito, l’apprendistato decade in un regolare rapporto di lavoro subordinato. Inoltre, in queste circostanze è anche richiesto che l’impresa paghi una sanzione, il cui valore dipende dall’inadempienza. Questa può infatti essere considerata sanabile o meno dal giudice del lavoro incaricato di seguire la causa.

Nel primo caso viene ordinato il recupero delle ore di formazione apprendistato non effettuate. Se queste vengono svolte la situazione rimane in regola, altrimenti l’azienda incorre in sanzioni aggiuntive che vanno dai 500 fino ai 2500€.

Se invece la situazione appare irrecuperabile, o se le ore svolte sono inferiori al 40% (nel secondo anno, 60% nel terzo) di quelle programmate allora l’apprendistato si conclude immediatamente, e l’impresa è sanzionata con il pagamento della differenza tra i contributi previdenziali versati in misura agevolata (dovuti al contratto di apprendistato) e il loro valore normale, calcolati in base all’inquadramento finale e maggiorati del 100%.

Corsi per apprendisti obbligatori: a chi rivolgersi a Milano?

Vediamo quindi di tirare le fila del discorso. In questo articolo abbiamo infatti discusso dell’apprendistato o, più specificatamente, della formazione obbligatoria apprendistato. Come abbiamo visto l’apprendistato può infatti essere definito come un rapporto di lavoro in cui il partecipante riceve una formazione sul lavoro. Questa formazione prende la forma di una serie di corsi per apprendisti obbligatori, che possono essere interni o esterni all’impresa. I primi si occupano di fornire competenze specifiche, mentre i secondi trattano di competenze di base o trasversali. Abbiamo quindi esaminato questi ultimi, analizzandone il funzionamento, e le pene in cui incorre l’impresa se l’obbligo di formazione non viene rispettato. Ciò dovrebbe essere sufficiente a fare un po’ di chiarezza su questo argomento, che può a volte essere piuttosto confuso, ed aiutare così un datore di lavoro interessato a giungere ad una decisione sull’apprendistato

Concludiamo quindi la discussione offrendo un suggerimento agli imprenditori del capoluogo Lombardia, ossia di contattare CLOM. CLOM è infatti un ente accreditato da Regione Lombardia che offre servizi di consulenza sull’apprendistato, assiste le aziende nella sua attivazione e nella stesura dei documenti necessari, e offre anche corsi di formazione per apprendisti che si svolgono completamente online, semplificandone la frequenza.

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