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I migliori modi per risparmiare sul personale

18 Settembre 2024
Guida pratica su come risparmiare sul personale

I migliori consigli pratici su come risparmiare sul personale

Il principale obiettivo di qualsiasi azienda è quello di massimizzare i profitti. Ma come si fa esattamente ad aumentare i profitti di un’impresa? Le possibilità sono due. La prima, piuttosto ovviamente, è di incrementare i guadagni. Aumentare i prezzi, potenziare la produzione, incrementare le vendite, ci sono diversi modi per raggiungere questo obiettivo. L’altra possibilità è invece quella di ridurre i costi aziendali. In particolare, un settore dove è possibile diminuire le spese aziendali è quello del personale. Ma come si fa esattamente a risparmiare sul personale? Che metodi si possono utilizzare e come funzionano? Vediamo dunque di discutere i migliori modi per ridurre i costi del personale.

I costi aziendali: quali sono e che forme possono assumere?

Per iniziare, è opportuno discutere di costi diretti e indiretti del personale, oltre che di costi fissi e variabili. Comprendere le differenze tra essi può infatti essere piuttosto importante nella gestione dei costi aziendali.

I costi fissi e variabili

  • I costi fissi aziendali sono, come dice il nome, costi che non variano. Tuttavia, essi non sono precisamente immutabili: ad esempio, il costo di un affitto è fisso, ma può essere cambiato dalla persona che possiede l’immobile affittato. Per essere più precisi, i costi fissi di un’azienda sono invece definiti come costi che non cambiano in base al variare della produzione. Essi sono indipendenti dal volume di attività svolta, dalle vendite, dalla quantità di beni o servizi prodotti o da altri fattori simili. Nel caso del personale, sono costi fissi quelli relativi al personale detto “funzionale”, ossia necessario per lo svolgimento dell’attività. Un buon esempio di questo è lo stipendio dei dirigenti e del personale impiegatizio. 
  • I costi variabili sono, piuttosto ovviamente, costi che variano in base alla produzione. L’esempio più classico è quello delle materie prime, il cui costo dipende dalla quantità di beni prodotti. Nell’ambito delle spese personale, sono costi variabili quelli correlati alla manodopera. In particolare, i cambiamenti nella produzione possono portare ad un aumento (o una diminuzione) della manodopera necessaria, influenzandone così il costo.

I costi diretti e indiretti

  • I costi diretti sono definiti come costi direttamente (per l’appunto) correlati alla produzione di beni e servizi. Si tratta, per esempio, dei costi per le materie prime, necessarie per la produzione. Nell’ambito dei costi del personale, sono costi diretti gli stipendi dei dipendenti.
  • I costi indiretti del personale sono invece assai più vaghi. Con “costi indiretti” ci si riferisce infatti alle spese sostenute per materiali, servizi ecc. necessari al funzionamento dell’impresa, ma non collegati alla produzione. Alcuni possibili esempi sono gli affitti di capannoni e terreni, le utenze, e altre spese generali. Nel caso specifico del personale, si tratta delle spese non collegate alla produzione, ma necessarie per permettere ad ogni singolo lavoratore di svolgere la sua attività. Ad esempio, sono costi indiretti quelli per il servizio di mensa aziendale o per la formazione.

Che metodi si possono utilizzare per risparmiare sul personale?

Avendo quindi fatto un po’ di chiarezza su quali tipi di costi per il personale esistono, possiamo adesso dedicarci all’argomento principale: come ridurli? Ci sono infatti varie soluzioni che possono essere adottate.

Sfruttare bandi, incentivi e agevolazioni

Uno dei metodi più efficaci per ridurre i costi del personale è quello di fare ricorso a bandi, incentivi ed agevolazioni. Esiste infatti un’ampia varietà di bonus per le imprese, che possono essere sfruttati per risparmiare in azienda. Finanziamenti a fondo perduto, agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali, incentivi per la digitalizzazione… le opzioni sono certamente numerose.

A noi interessano però in modo particolare gli sgravi, le agevolazioni e gli incentivi per le assunzioni. In maniera forse un po’ paradossale, assumere nuovi dipendenti è infatti un ottimo modo per ridurre i costi personale. Tipicamente questo tipo di incentivi viene fornito alle imprese che assumono lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate: donne, over 50 e under 30. Assumere un lavoratore appartenente ad uno di questi gruppi permette di ricevere un esonero rispetto al versamento dei contributi previdenziali. Ovviamente, questi esoneri hanno una durata limitata, solitamente tra i 12 e 18 mesi, e a volte un tetto massimo. Detto ciò, si tratta comunque di un risparmio considerevole per un’azienda.

Inoltre, esistono anche delle agevolazioni per chi assume disoccupati, promosse con il bando formare per assumere. Questi non offrono sgravi fiscali, quanto piuttosto dei contributi dal valore fisso, che si aggira tra i 5000 e i 9000 a seconda di sesso ed età dell’assunto. Infine, è opportuno menzionare anche le agevolazioni per le aziende che assumono lavoratori appartenenti a categorie protette. Questi sono persone affette da disabilità, patologie gravi e altre forme di invalidità, che rendono per loro difficile trovare un impiego. Pertanto, le regioni offrono incentivi che arrivano fino ai 19.200 euro per le imprese che assumono persone con disabilità.

In breve, le agevolazioni sono un ottimo modo per ridurre i costi assunzione dipendente, acquisendo allo stesso tempo nuovo personale.

Attivare tirocini o apprendistati

Un altro buon modo per ridurre i costi del personale è quello di attivare stage e apprendistati. Esistono infatti degli incentivi per le aziende che assumono tirocinanti e apprendisti, oltre ad un’ampia varietà di benefici economici. Questi includono agevolazioni, incentivi, ed esoneri dal pagamento dei contributi che contribuiscono a rendere questi strumenti estremamente utili per le imprese. Detto questo, gli sgravi fiscali sono solo una faccia della medaglia. Tirocini e apprendistati sono certamente efficaci nella riduzione costi azienda, ma raggiungono questo obiettivo anche in un altro modo. Essi consentono infatti di risparmiare sul costo della formazione e dell’inserimento di nuovi lavoratori.

Per motivi di brevità evitiamo di andare troppo nel dettaglio su cosa siano l’apprendistato e lo stage e in cosa differiscono, in quanto ciò richiederebbe un intero articolo per essere trattato. Possiamo tuttavia dire che essi sono dei percorsi formativi per lavoratori, ideati con lo scopo di fornire esperienza pratica in azienda. Ciò li rende estremamente utili come modo per acquisire nuovo personale. Essi permettono infatti di formare gli stagisti o apprendisti in maniera tale da soddisfare i bisogni dell’azienda ad un costo irrisorio. Allo stesso tempo sono anche un modo per testare e valutare competenze, atteggiamento e abilità dei lavoratori, aiutando nello scegliere se assumerli o no. Infine, apprendisti e tirocinanti sono molto più facili da inserire in impresa, essendo già familiari con colleghi, valori aziendali ecc.

Insomma, attivare stage e apprendistati permette di ottenere incentivi economici, di guadagnare personale dotato delle competenze più utili per l’azienda, e di risparmiare sulla formazione e l’inserimento, tutto allo stesso tempo.

Adottare politiche di welfare aziendale

La riduzione costi del personale può anche essere ottenuta adottando politiche di welfare aziendale. E’ innanzitutto opportuno notare che l’adozione di misure di welfare è comunque richiesta da molti contratti collettivi di categoria. D’altro canto, esse sono deducibili dalle tasse, in quanto previste dalla contrattazione collettiva, e diverse parti dei piani di welfare sono esenti da tassazione. Ciò contribuisce a rendere questi strumenti particolarmente appetibili per le imprese. Vediamo quindi le principali misure di welfare che possono essere utilizzate nella riduzione dei costi aziendali per il personale:

  • L’erogazione di benefit. Si tratta di buoni pasto e carburante, auto e telefono aziendale, rimborsi delle spese di viaggio, fondi pensione complementari e altri vantaggi simili. Questi sono infatti un modo per compensare i dipendenti che non è soggetto a tassazione.
  • La possibilità di convertire il premio di produzione in servizi di welfare. Molte aziende offrono bonus per i lavoratori che raggiungono certi obiettivi, che sono però tassati quando dati in forma di denaro. Convertire questi premi in servizi di welfare, come contributi previdenziali per il fondo pensionistico complementare, consente quindi di aggirare questo problema.
  • L’istituzione della banca ore. Nelle aziende che adottano questa pratica i lavoratori possono scegliere di non essere pagati per le ore di lavoro straordinario. Queste sono invece convertite in permessi aggiuntivi per la flessibilità oraria.
  • La formazione continua. La formazione continua è fondamentale per mantenere i propri lavoratori aggiornati e l’azienda competitiva, e ha inoltre vari effetti positivi su personale e affari. Fortunatamente essa può essere finanziata in tutto o in parte da vari fondi per la formazione, e i suoi costi sono spesso detraibili dalle tasse.
  • Lo smart working. La possibilità di lavorare da remoto consente infatti di risparmiare sui costi di gestione aziendale legati ad affitti, utenze, manutenzione ecc. Secondo alcuni studi, un giorno di smart working a settimana può aiutare a ridurre le spese annue di un’impresa di 4000-6000 euro per dipendente.

Come si fa a risparmiare sul personale?

Per ricapitolare, in questo articolo abbiamo discusso di come ridurre costi del personale. Per fare ciò abbiamo prima esaminato le varie forme che i costi possono assumere, cosa necessaria per calcolare le spese totali e capire quali possono essere diminuite, per poi analizzare alcuni dei migliori modi per raggiungere tale obiettivo. Tra questi abbiamo notato la possibilità di ridurre i costi fissi azienda con bonus, agevolazioni e incentivi ottenuti tramite l’assunzione di personale e l’attivazione di apprendistati e tirocini, come anche la possibilità di far ricorso a misure di welfare aziendale.

Infine, un consiglio in più: affidarsi ad una società di consulenza aziendale, permetterà di individuare con maggiore efficacia le aree di miglioramento per ridurre notevolmente i costi. Gli enti che si occupano di consulenza ai business sono infatti specializzati nell’individuare bandi, finanziamenti e avvisi pubblici utili dedicati alla riduzione del costo del personale. Fra queste società, a Milano possiamo menzionare CLOM che da oltre venticinque anni si occupa di affiancare i propri clienti nell’individuare le soluzioni di finanziamento migliori e propone un servizio di attivazione tirocini ultra-veloce.

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