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Assistente familiare corso: a cosa serve e cosa si impara?

1 Luglio 2024
Assistente familiare corso: a cosa serve e cosa si impara?

Assistente familiare corso: tutto quello che devi sapere sul caregiver

Assistente familiare corso”. Esplorando internet il lettore potrebbe già essersi imbattuto in questa particolare combinazione di parole, che pubblicizza un corso per assistenti familiari. In questo caso, il nome ha probabilmente suscitato un certo interesse. Assistente familiare: cosa significa? Che tipo di lavoro è? Si tratta di un mestiere piuttosto particolare: comunemente conosciuto come badante o caregiver, l’assistente familiare si prende cura di anziani e persone con disabilità non più autosufficienti. In un paese come l’Italia, dove la popolazione in età avanzata è in continua crescita, la richiesta per questi esperti è sempre elevata. Vediamo quindi di esaminare questa figura professionale. Chi è? Che compiti svolge? Quanto è pagato e dove lavora? Come si intraprende questa carriera?

Chi è l’assistente familiare? Che caratteristiche deve avere l’iscritto al corso assistente familiare?

Il termine “badante” può dare un’idea sbagliata di cosa sia davvero l’assistente familiare. Come dice il dizionario è la persona “priva di particolari qualificazioni” che si prende cura di malati, anziani o disabili. La seconda parte è corretta, ma la prima no: l’assistente familiare è infatti un professionista esperto, che ha frequentato un apposito corso di formazione. In effetti, questo “badante” deve possedere un’ampia serie di competenze per poter svolgere il proprio lavoro nel modo migliore. Ma in cosa consiste questo lavoro, in termini pratici?

Chi partecipa ad un corso di formazione assistente familiare aspira a diventare un caregiver. Questa parola inglese potrebbe essere tradotta come “datore di cura”, e riassume abbastanza bene il compito dell’assistente familiare. In parole povere, il caregiver accudisce e si prende cura di persone non autosufficienti. Queste possono essere anziani, malati (fisici e mentali) o persone con disabilità. L’importante è che, per un motivo o per l’altro, non siano in grado di prendersi cura di se stessi. In questi casi, spesso i parenti decidono di assumere un assistente familiare, che si occupi di aiutare queste persone, svolgendo i compiti per loro impossibili. Il caregiver si dedica quindi a garantire il benessere fisico e psicologico dei suoi pazienti in una varietà di modi. 

Tipicamente, chi si iscrive ad un corso per assistente familiare è una persona empatica e disponibile, a cui piace aiutare gli altri. Detto questo, ci sono altre doti e tratti della personalità che sono di grande aiuto in questo mestiere. Pazienza e tatto in primis, ma anche senso dell’umorismo, temprato da un atteggiamento rispettoso, insieme a capacità organizzative e al non essere schizzinosi. La capacità di comunicare e di stringere buoni rapporti completano il profilo del perfetto assistente familiare.

Assistente familiare corso: cosa si apprende durante il percorso? Che compiti ha il caregiver

Come abbiamo menzionato, l’assistente familiare deve svolgere un’ampia quantità di compiti differenti. Questi includono:

  • Aiutare il paziente nell’igiene, nella vestizione e nella nutrizione. Molto spesso il paziente può avere problemi nel lavarsi e nel vestirsi, richiedendo quindi l’assistenza del caregiver. Lo stesso vale anche per i pasti, sia per quanto riguarda cucinarli sia, in certi casi, per la loro assunzione.
  • Svolgere attività domestiche, soprattutto relative alla gestione e all’igiene dell’ambiente. Ovviamente, l’anziano o il disabile spesso non sarà in grado di svolgere le varie attività necessarie a mantenere la casa pulita e ordinata. In questi casi l’assistente familiare è chiamato a rifare il letto, pulire i piatti, portare fuori la spazzatura e altri compiti simili. A questi si aggiungono anche l’occuparsi di piccole commissioni e questioni burocratiche, come il fare la spesa o pagare le bollette.
  • Mansioni para-infermieristiche. Tipicamente gli assistiti sono anziani o malati che richiedono cure mediche. Pertanto chi frequenta un corso di assistente familiare viene solitamente formato sulle basi dell’infermieristica. Sapere come sollevare correttamente il paziente, come e quali medicine somministrare e come reagire in caso di emergenza sono le competenze principali in questo ambito.
  • Offrire compagnia e supporto emotivo. Nonostante sia spesso dimenticato, questo è uno dei principali compiti dell’assistente familiare. Molti pazienti, specialmente quelli che fino a poco tempo prima erano ancora autosufficienti, hanno bisogno di supporto psicologico. Il caregiver deve quindi essere capace di ascoltare, di discutere delle loro preoccupazioni, e di calmare e rassicurare gli assistiti. 
  • Supportare la vita di relazione e intrattenere il paziente. Il benessere psicologico dell’assistito dipende da diversi fattori, tra i quali anche l’interagire con altri esseri umani e l’intrattenimento. Per quanto riguarda il primo, l’uomo è un animale sociale, e trova difficile vivere da solo. Pertanto il corso assistenti familiari enfatizza il bisogno di far interagire il paziente con famiglia, amici e, se possibile, con gruppi più ampi. L’importante è evitare l’isolamento. L’intrattenimento, invece, è un requisito abbastanza ovvio: l’anziano o il disabile che non è più autosufficiente deve avere qualcosa da fare. Chiacchierare, svolgere le attività che sono ancora possibili, o anche solo guardare la TV sono buoni esempi. 

Assistente familiare corso: perché iscriversi? Stipendio, orari ed opportunità di impiego

Per completare questa analisi del mestiere dell’assistente familiare bisogna, per ovvi motivi, considerare anche alcuni dettagli pratici, ossia lo stipendio e le opportunità lavorative.

La paga, per chi ha frequentato un corso assistente familiare, è abbastanza buona. La media si assesta sui 1100 euro al mese (anche se può tranquillamente arrivare a 1500) ma buona. Ovviamente fattori come competenze, esperienza e tipologia di lavoro svolta vanno ad influenzare lo stipendio. In particolare, bisogna notare che pazienti diversi hanno necessità diverse, non solo in termini di che tipo di assistenza richiedono, ma anche quanto spesso. Alcuni, ad esempio, potrebbero richiedere una quantità di aiuto limitata, mentre altri dipendono in gran parte dal caregiver. Allo stesso tempo, alcuni necessitano di assistenza in modo continuo, tutti i giorni dalla mattina alla sera, mentre altri solo saltuariamente. Ovviamente, indipendentemente dalla situazione l’assistente familiare lavora a domicilio.

Per quanto riguarda invece le opportunità di impiego, esse sono non solo elevate, ma anche in continua crescita. L’aumento delle persone non autosufficienti porta ad un aumento della richiesta per badanti, specialmente di lavoratori qualificati e certificati come l’assistente familiare. Grazie a ciò non è difficile trovare lavoro per chi abbia un attestato assistente familiare. Per andare più nel dettaglio, il caregiver tipicamente ha tre opzioni: essere assunto da un’azienda privata, da una famiglia, o aprire una partita IVA. Tutti e tre hanno i propri vantaggi e svantaggi, ma tendenzialmente sono abbastanza simili. Nel primo caso la famiglia dell’assistito ingaggia l’azienda, che provvede a mandare uno dei propri impiegati a svolgere le mansioni dell’assistente familiare. Nel secondo caso, invece, il caregiver è assunto direttamente dalla famiglia tramite regolare contratto. Infine, l’assistente familiare può anche scegliere di aprire la propria partita IVA, e lavorare così con più famiglie o imprese.

Assistente familiare corso: come diventare un caregiver?

A questo punto manca una sola cosa da considerare per concludere il discorso: come si diventa un assistente familiare? Abbiamo visto chi sia questa figura, di cosa si occupi, e anche quanto venga pagato e dove possa trovare impiego. Tuttavia abbiamo solo accennato ad un argomento di grande interesse per chi voglia intraprendere questa carriera: il corso. Per diventare un assistente familiare bisogna infatti frequentare un corso di formazione offerto da enti accreditati, che rilasci una certificazione professionale al termine. Per fare un esempio, a Milano CLOM eroga un corso gratuito assistente familiare della durata di 160 ore, mirato ai disoccupati. Questi corsi sono ideati per fornire tutte le conoscenze e competenze necessarie, trasformando i partecipanti in professionisti qualificati. Ciò li rende l’opzione migliore per il lettore interessato in questo mestiere.

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