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Apprendistato di secondo livello: vantaggi e agevolazioni per le aziende

29 Maggio 2024
Apprendistato di secondo livello: perché conviene alle aziende?

Scopri come l’apprendistato di secondo livello riduce i costi di assunzione e formazione per le imprese


Il contratto di apprendistato professionalizzante, o di secondo livello, è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, finalizzato all’occupazione di giovani tra i 18 e i 29 anni che siano in possesso di una qualifica professionale ottenuta attraverso un sistema di istruzione o di formazione. Per coloro che già possiedono una qualifica professionale, il contratto può essere stipulato a partire dai 17 anni. È importante notare che il lavoratore non deve aver già conseguito la stessa qualifica, né con lo stesso datore di lavoro né con un altro, per il quale si richiede il percorso formativo.

 Durata del contratto

 La durata di tale contratto è un aspetto cruciale che varia in relazione alla contrattazione collettiva nazionale (CCNL), il che significa che non esiste una durata fissa valida per tutti i settori, ma questa viene determinata in base a quanto previsto dai CCNL di categoria.

In generale, la durata del contratto di apprendistato di secondo livello non può superare i tre anni. Questo limite è stato fissato per garantire che il percorso formativo sia concentrato e mirato, evitando una prolunga eccessiva del periodo di apprendistato che potrebbe risultare controproducente sia per l’apprendista che per l’azienda. Tuttavia, esistono eccezioni a questa regola generale.

Alcune professioni del settore artigiano prevedono una durata dell’apprendistato che può arrivare fino a cinque anni. Questa estensione è giustificata dalla necessità di un periodo formativo più lungo per acquisire le competenze tecniche e pratiche richieste da mestieri che spesso richiedono un alto livello di specializzazione. Le competenze artigiane, infatti, possono richiedere anni di pratica e perfezionamento, e un apprendistato più lungo permette di assicurare una formazione completa e approfondita.

Le agevolazioni aziendali per l’apprendistato di secondo livello

L’apprendistato professionalizzante rappresenta una modalità di assunzione particolarmente vantaggiosa non solo per i giovani lavoratori, ma anche per i datori di lavoro. Questi ultimi, infatti, possono beneficiare di numerosi incentivi che rendono l’apprendistato una scelta conveniente e strategica per l’inserimento di nuovi talenti in azienda.

Sgravi contributivi

Uno dei principali vantaggi per il datore di lavoro che assume personale con contratto di apprendistato è la possibilità di usufruire di sgravi contributivi. Queste agevolazioni permettono una significativa riduzione dei contributi previdenziali dovuti per l’apprendista, riducendo così il costo del lavoro. Gli sgravi contributivi possono essere applicati fino all’anno successivo al termine del periodo di formazione dell’apprendista, offrendo un prolungato beneficio economico per l’azienda.

Benefici economici

Un ulteriore incentivo economico consiste nella possibilità di inquadrare l’apprendista fino a due livelli inferiori rispetto a un lavoratore qualificato. Questo significa che il datore di lavoro può offrire una retribuzione inferiore rispetto a quella prevista per un dipendente con la stessa qualifica, permettendo un risparmio sui costi salariali. Questa misura è pensata per compensare l’investimento formativo che l’azienda sostiene durante il periodo di apprendistato.

È importante sottolineare, però, che lo stipendio dell’apprendista tende ad aumentare progressivamente durante il periodo di apprendistato. Generalmente, la retribuzione è calcolata in base alla durata del contratto. Ad esempio, nel primo anno l’apprendista può percepire il 70% della normale retribuzione, che aumenta all’80% nel secondo anno e al 90% nel terzo anno. Questo graduale incremento salariale riflette la crescente esperienza e competenza acquisita dall’apprendista, avvicinandosi progressivamente alla retribuzione di un lavoratore qualificato a pieno titolo.

Benefici normativi

Dal punto di vista normativo, gli apprendisti godono di una particolare considerazione: sono infatti esclusi dal computo dell’organico aziendale. Questo significa che il loro numero non viene conteggiato ai fini del rispetto delle quote di riserva previste per legge, come quelle per categorie protette. Questo beneficio normativo rende l’apprendistato una soluzione ancora più flessibile per le aziende, che possono ampliare il proprio organico senza incorrere in ulteriori obblighi amministrativi.

Incentivi per la formazione

Infine, i datori di lavoro possono accedere a incentivi per la formazione degli apprendisti, erogati sia a livello regionale che tramite fondi interprofessionali. Questi incentivi possono coprire una parte significativa dei costi formativi, contribuendo a rendere sostenibile l’investimento in formazione.

Formazione apprendistato: in cosa consiste? 

Il contratto di apprendistato prevede una formazione di base e trasversale, oltre a competenze tecnico-specialistiche, svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro e di un tutor aziendale. Tra i contenuti relativi alla formazione per l’acquisizione delle competenze di base e trasversali devono essere presenti i seguenti argomenti:

  • Sicurezza sul lavoro
  • Organizzazione e qualità aziendale
  • Comunicazione e competenze relazionali
  • Diritti e doveri del lavoratore e dell’impresa
  • Diritto del lavoro e contrattazione collettiva
  • Competenze in ambito digitale

Questo tipo di formazione mira a fornire agli apprendisti una solida base di conoscenze fondamentali e competenze interpersonali utili in qualsiasi contesto lavorativo.

La formazione tecnico-specialistica, invece, riguarda gli aspetti tecnici ed operativi legati allo specifico settore professionale. Questo tipo di formazione è volto alla conoscenza di prodotti e servizi specifici del settore, nonché all’utilizzo di tecniche, strumenti, metodologie e attrezzature necessarie per lo svolgimento delle mansioni previste dal contratto di apprendistato.

Mancata formazione apprendistato: quali sono le sanzioni?


Il mancato assolvimento dell’obbligo formativo da parte del datore di lavoro comporta una sanzione pari al doppio della differenza tra l’agevolazione contributiva ricevuta e l’importo dovuto per il livello contrattuale raggiunto a fine apprendistato. Inoltre, tale inadempienza comporta la trasformazione automatica del contratto di apprendistato in un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, il datore di lavoro può rimediare al problema recuperando il periodo formativo mancante, permettendo così di mantenere attivo il contratto di apprendistato e continuare a beneficiare delle agevolazioni previste.

Perché affidarsi a CLOM?

Scegliere CLOM per la formazione degli apprendisti è una mossa strategica per le aziende di Milano che desiderano usufruire dei corsi di apprendistato. CLOM offre corsi di competenze base e trasversali per le prime due annualità, integrando la formazione aziendale e garantendo una preparazione solida per il mondo del lavoro.

Oltre alla formazione, CLOM supporta le imprese nell’accesso al bando “Formare per Assumere”, che prevede incentivi all’assunzione degli apprendisti. CLOM verifica che tutti i requisiti siano soddisfatti, progetta e gestisce i percorsi formativi per i neo-assunti, e assiste l’azienda nella richiesta degli incentivi, inclusi i voucher formativi e gli incentivi occupazionali.

Grazie a questi servizi, CLOM aiuta le aziende a ridurre i costi di assunzione e formazione, offrendo un supporto completo e professionale nel processo di inserimento degli apprendisti.

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