Cerchio blu CLOM 2

Tutto ciò che dovresti sapere sui finanziamenti per imprese

10 Luglio 2024
Tutto ciò che dovresti sapere sui finanziamenti per imprese

Tutto sui finanziamenti per imprese: come funzionano e come ottenerli

I finanziamenti per imprese sono uno strumento di enorme importanza per qualsiasi azienda. Essi permettono infatti di promuovere lo sviluppo e la crescita, possono aiutare in momenti di difficoltà, e in generale forniscono liquidità quando necessario. Come si può quindi immaginare, la conoscenza di quali finanziamenti per imprese esistano e di come beneficiarne è assolutamente inestimabile. Essi possono infatti assumere un’ampia varietà di forme, ciascuna con caratteristiche e requisiti di accesso unici. In questo articolo andremo quindi ad esaminare che tipi di finanziamenti esistono, come funzionano, e come ottenerli.

I finanziamenti per imprese: cosa sono e che forme possono assumere

Per iniziare, i finanziamenti alle imprese sono, piuttosto ovviamente, degli aiuti economici offerti alle aziende ed erogati da vari enti pubblici. Tipicamente questi sono il governo stesso o le singole Regioni, ma spesso sono affidati a ministeri o ad enti gestori che se ne occupino. Come abbiamo menzionato, essi servono ad assistere le imprese e a sostenere l’economia, aiutando le prime nell’affrontare vari tipi di spese, tra cui la formazione e le assunzioni in particolare. In generale, possiamo individuare alcuni tipi di finanziamenti per aziende.

I finanziamenti e i contributi

  • Finanziamenti a fondo perduto. I finanziamenti fondo perduto sono, in breve, dei prestiti di denaro che non devono essere restituiti. Come si può immaginare, essi sono quindi particolarmente ricercati e desiderati. Sono tipicamente emessi da enti regionali, statali o europei per promuovere l’iniziativa imprenditoriale. 
  • Finanziamenti a tasso agevolato. Un’alternativa ai finanziamenti a fondo perduto, si tratta di prestiti per imprese che devono essere ripagati, ma con tasso agevolato. Generalmente ciò si traduce in un interesse estremamente ridotto, rendendo molto più facile ripagare il finanziamento. 
  • Contributi a fondo perduto. Simili ai finanziamenti a fondo perduto, ma con un’importante differenza. Questi contributi sono infatti forniti per far fronte ad investimenti specifici, e richiedono che l’azienda abbia già sostenuto la spesa. In altre parole, anziché fornire la liquidità necessaria per affrontare un costo, essi lo risarciscono dopo che è già stato sostenuto.

Le agevolazioni, il credito d’imposta e i bandi europei

  • Agevolazioni fiscali. Queste non sono finanziamenti alle aziende nel senso stretto, ma svolgono un ruolo simile. Si tratta infatti di misure che riducono il carico fiscale, ad esempio garantendo un esonero dal pagamento dei contributi. Possono essere deduzioni o detrazioni fiscali, ossia servono a ridurre il reddito su cui sono calcolate le tasse, oppure a ridurre direttamente l’importo delle tasse.
  • Credito d’imposta. Anche in questo caso parliamo di un’agevolazione mirata a ridurre le imposte. Più nello specifico, si tratta di un credito di natura tributaria, che può essere usato per pagare tributi e debiti nei confronti dell’erario. Esso è concesso alle imprese che investono in attività specifiche come formazione o ricerca e sviluppo, e può essere usato in compensazione con altre imposte dovute, per pagare i tributi, oppure come rimborso nella dichiarazione dei redditi.
  • Bandi europei. Come dice il nome, questi sono finanziamenti per le imprese messi a disposizione dall’Unione Europea, e possono essere di due tipi, diretti e indiretti. I primi sono rivolti a partnership tra imprese di stati diversi, e prendono la forma di sovvenzioni e appalti. Assai più interessanti sono invece i finanziamenti indiretti, o fondi strutturali e di investimento europei (SIE). Questi sono infatti affidati e gestiti dai singoli stati, permettendo alle aziende di usufruirne. Esistono in Italia 4 fondi di questo tipo, dedicati al promuovere formazione, sviluppo rurale e regionale, e pesca sostenibile. Vale peraltro la pena di notare che, in generale, questi finanziamenti coprono completamente le spese per la realizzazione di un progetto.

Come si ottengono i finanziamenti per imprese?

Ovviamente, una delle domande più importanti, se non la più importante in assoluto, è: come si ottengono i finanziamenti imprese? Sfortunatamente, non esiste una risposta unica. La varietà di finanziamenti per le aziende esistenti si traduce infatti in funzionamenti spesso molto differenti. Ad alcuni, ad esempio, è possibile accedere abbastanza liberamente; altri richiedono che il datore di lavoro soddisfi dati requisiti, come l’assunzione di specifici lavoratori. Andiamo dunque ad esaminare alcuni esempi particolarmente utili e importanti.

I finanziamenti per corsi di formazione

In primis abbiamo i fondi formazione imprese. Per molti versi, questi sono i più importanti tra i finanziamenti aziende. La formazione svolge infatti un ruolo fondamentale nell’economia moderna, sia come modo per permettere ai lavoratori di acquisire nuove competenze, sia per aggiornarle. I vantaggi della formazione per imprese sono numerosi e richiederebbero un articolo a parte per essere esaminati in maniera completa. Per il momento sarà dunque sufficiente dire che essa è uno strumento di enorme utilità, a cui tutte le imprese dovrebbero fare ricorso. Data questa importanza, l’esistenza di vari tipi di finanziamenti alla formazione non è per niente sorprendente.

Questi possono essere ottenuti da due fonti principali: il fondo sociale europeo (FSE), o i fondi paritetici interprofessionali.

Il primo è uno dei fondi SIE che abbiamo già menzionato, mentre i secondi sono organismi associativi costituiti da aziende e associazioni sindacali e datoriali. Questi ultimi funzionano in modo piuttosto peculiare in confronto ad altri finanziamenti per azienda: i fondi sono infatti mantenuti in funzione dalle imprese stesse, che versano ad essi una quota dello 0,3% dei contributi versati all’INPS. Per completezza, bisogna peraltro notare che l’obbligo di versare questa cifra si applica a tutte le aziende, indipendentemente dalla loro adesione ad un fondo o meno. In altre parole, l’accesso ad uno di questi fondi non comporta alcun costo aggiuntivo, in quanto la stessa quantità di denaro andrebbe comunque versata all’INPS. In cambio, esse sono libere di iscriversi ad un fondo e di attingere ad esso per finanziare i propri programmi formativi. L’unico altro obbligo per ottenere un finanziamento dai fondi per la formazione è quello di presentare un piano formativo e ricevere l’approvazione. Fatto ciò l’impresa deve semplicemente rendicontare la parte finanziaria, e può beneficiare di questi finanziamenti per azienda. 

Bisognerebbe inoltre menzionare, per quanto brevemente, il fondo nuove competenze. A differenza degli altri fondi per la formazione aziendale, che possono essere utilizzati per la formazione continua, esso serve per aiutare le imprese i cui dipendenti devono acquisire nuove competenze, facendo particolare riferimento alle transizioni ecologica e digitale.

Le agevolazioni per nuove assunzioni

Una seconda fonte di finanziamento aziendale consiste nei bonus per le assunzioni. Questi possono essere agevolazioni o contributi a fondo perduto. Nel primo caso l’azienda riceve un esonero, parziale o totale, dal pagamento dei contributi previdenziali. Ovviamente questi hanno una durata limitata ed un tetto massimo, ma si tratta di valori piuttosto generosi. I contributi a fondo perduto sono invece delle cifre fisse che le aziende possono richiedere successivamente all’assunzione. Bisogna peraltro notare che l’importo effettivo varia a seconda delle caratteristiche del lavoratore assunto: donne e over 55 comportano infatti valori maggiori.

Accedere ad un finanziamento alle imprese di questo tipo è abbastanza semplice. L’impresa deve infatti assumere un lavoratore appartenente ad una specifica categoria, e fare quindi domanda. Tipicamente per fare ciò è sufficiente inviare un apposito modulo per via telematica all’INPS, oppure utilizzare il portale preposto. Per quanto riguarda invece le categorie di lavoratori che possono permettere di ottenere gli incentivi assunzione, queste sono definite dagli specifici bandi o dall’INPS. In termini generali possiamo però individuare alcuni gruppi che sono frequentemente oggetto di tali agevolazioni:

  • I disoccupati e i lavoratori sospesi;
  • Le donne che siano: disoccupate da almeno 24 mesi, di almeno 50 anni di età e disoccupate da almeno 12 mesi, oppure che lavorino in settori con accentuata disparità di genere o nelle Regioni individuate dalla Carta degli Aiuti e siano disoccupate da almeno 6 mesi;
  • Gli over 50, disoccupati da almeno 12 mesi.
  • Gli under 30 che non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato.
  • I lavoratori appartenenti alle categorie protette.

I finanziamenti per imprese che attivano tirocini e apprendistati

Una terza opzione è, per certi versi, vicina ai finanziamenti per formazione. Esistono infatti vari incentivi per le aziende che fanno uso di stage e apprendistati:

  1. Innanzitutto, assumere, al termine del percorso formativo, un tirocinante registrato al programma Garanzia Giovani permette di ricevere un incentivo erogato dall’INPS
  2. Altre agevolazioni sono inoltre disponibili semplicemente per l’attivazione di un apprendistato o un tirocinio. Nel primo caso queste includono l’accesso ad aliquote contributive ridotte e a specifiche agevolazioni per gli apprendistati di primo e terzo livello, oltre che la possibilità di sottoinquadramento fino a due livelli e l’esclusione dei costi dell’apprendista dal calcolo dell’IRAP. Per quanto riguarda invece gli stage, se il partecipante è iscritto a Garanzia Giovani e il tirocinio extracurriculare ha una durata maggiore di 3 mesi, allora l’azienda ha diritto ad un contributo che rimborsi l’indennità di partecipazione.
  3. Vale infine la pena di notare che assumere un disoccupato con un contratto di apprendistato permette alle imprese di qualificarsi per il bonus assunzione “formare per assumere”.

Altri finanziamenti: transizioni, beni strumentali, imprenditoria femminile e giovani

Per concludere, ci sono alcuni altri incentivi per aziende che dovrebbero essere menzionati, per quanto brevemente:

  • I finanziamenti per la digitalizzazione. Contributi a fondo perduto per l’acquisto di hardware e software, oltre che di servizi specialistici, usati per promuovere la digitalizzazione delle imprese. 
  • I finanziamenti per la transizione tecnologica ed energetica. Un insieme di crediti d’imposta per le imprese che investono nell’innovazione, acquistando beni materiali ed immateriali.
  • I finanziamenti per la formazione 4.0. Oltre ai fondi per formazione di cui abbiamo già parlato, esiste anche un credito d’imposta per le attività formative riguardanti la trasformazione tecnologica e digitale.
  • I finanziamenti per l’acquisto di beni strumentali. Si tratta di un contributo a fondo perduto, insieme ad un finanziamento bancario, per l’acquisto di beni utilizzati nel processo produttivo, detti appunto strumentali. Questi possono essere veicoli, attrezzature e impianti, beni immobili come i fabbricati, ma anche marchi, brevetti e software.
  • I finanziamenti per l’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale. Questi funzionano in modo simile ai finanziamenti per i beni strumentali, ma per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ecologico. Assume la forma di un contributo in conto impianto, ossia commisurato al costo.
  • I finanziamenti per la transizione ecologica. Agevolazioni finanziarie per le imprese che realizzano progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito della transizione ecologica.
  • I finanziamenti per l’imprenditoria femminile. Un insieme di incentivi, contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per le imprese a guida femminile.
  • I finanziamenti per nuove imprese. Esistono, ovviamente, anche degli incentivi per nuove imprese, soprattutto se di piccole dimensioni e gestite da giovani. Tipicamente si tratta di un insieme di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.

Gli enti accreditati

Infine, può essere una buona idea menzionare brevemente gli enti accreditati, come CLOM a Milano. In breve, questi sono enti specializzati che erogano vari tipi di servizi di grande utilità per le imprese. Tra questi, ad esempio, c’è l’organizzazione di corsi di formazione, tirocini e apprendistati, l’assistenza nello scegliere il fondo interprofessionale più adatto ai propri bisogni, e l’aiuto nel selezionare le agevolazioni e opportunità migliori, nel verificare se i requisiti sono soddisfatti, e nel fare domanda. Di conseguenza, fare riferimento a questi enti può essere un’ottima idea, in quanto semplifica enormemente le cose per le aziende, permette di accedere alla loro esperienza e conoscenza, evitando così errori potenzialmente dannosi, e assicura risultati efficaci.

Logo CLOM esteso

Il nostro lavoro si può fare in un solo modo:
insieme e con passione.

newsletter

Vuoi rimanere sempre aggiornato?

Iscriviti alla nostra newsletter!

Potrebbero interessarti:

Corsi di formazione CLOM
Corsi di formazione
Gratuiti e a pagamento; 100% orientati al ricollocamento lavorativo e alla formazione pratica e professionale. Investi sulle tue conoscenze.
Servizi per aziende CLOM
Servizi per le aziende

Consulenza personalizzata, affiancamento nell’inserimento di nuove
risorse e informazioni su finanziamenti per la crescita aziendale.

Servizi per privati CLOM
Servizi per i privati

Attività gratuite di coaching e bilancio delle competenze. Orientamento nella valorizzazione del profilo e delle potenzialità lavorative.

Vuoi saperne di più?