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Tutti gli incentivi assunzione disoccupati per le aziende

21 Agosto 2024
Incentivi assunzione disoccupati: tutte le agevolazioni

Agevolazioni per le aziende: gli incentivi assunzione disoccupati

Tra le varie misure adottate dalle regioni italiane per favorire la crescita delle imprese ci sono le agevolazioni per aziende che assumono disoccupati. Come si potrà immaginare, queste consistono in incentivi di vario valore offerti alle aziende che assumono certe categorie di lavoratori, disoccupati in primis. Ma come funzionano esattamente questi incentivi assunzione disoccupati? Come si ottengono, e a quali requisiti devono rispondere i lavoratori assunti per qualificarsi? Che tipi di agevolazioni per assunzioni disoccupati esistono, e a quanto ammontano effettivamente? Ci sono altri tipi di bonus assunzione, oltre a quelli per i disoccupati? Vediamo dunque di analizzare più attentamente questo argomento e come si applica all’interno della Lombardia.

Gli incentivi assunzione disoccupati: come funzionano?

In termini pratici, il funzionamento delle agevolazioni per chi assume disoccupati è piuttosto semplice. Il datore di lavoro assume un lavoratore appartenente ad una specifica categoria, in questo caso i disoccupati, e può quindi richiedere gli incentivi per assunzione. Ci sono, tuttavia, diversi dettagli che bisogna considerare per offrire un quadro completo di queste agevolazioni per le assunzioni.

Chi sono i beneficiari degli incentivi?

Innanzitutto ci si può chiedere: chi è il beneficiario di questi sgravi fiscali? Come abbiamo detto, essi spettano ai datori di lavoro che assumono disoccupati, ma cosa vuol dire esattamente tutto ciò? In breve, ad essere considerati “datori di lavoro” sono:

  • I soggetti iscritti al registro delle imprese, ossia aziende, associazioni e fondazioni che svolgono un’attività economica.
  • I consorzi e le associazioni.
  • Le associazioni e le fondazioni con personalità giuridica.
  • I lavoratori autonomi con partita IVA.
  • E, infine, gli enti del terzo settore con partita IVA, e che esercitano attività economiche.

Questi cinque gruppi possono quindi fare richiesta per le agevolazioni assunzioni disoccupati. Si può peraltro notare che gli enti pubblici sono invece perlopiù esclusi dalla lista, favorendo quindi le imprese private.

Chi sono i disoccupati?

Un altro elemento piuttosto importante che deve essere considerato riguarda le caratteristiche dei disoccupati. Quali requisiti deve rispettare la persona che viene assunta per poter permettere di accedere all’agevolazione assunzione?

In generale, i bonus assunzioni sono ricevuti dalle aziende che inseriscono i disoccupati o occupati sospesi a seconda del bando. Più nello specifico, essi devono essere in possesso di uno di due requisiti. Il primo è di essere disoccupati, ossia persone prive di impiego che hanno perso involontariamente la propria occupazione, residenti o domiciliati in Lombardia. Il secondo è invece di essere occupati sospesi, ossia percettori di cassa integrazione, dipendenti di imprese che operano in Lombardia.

A riguardo della prima categoria, vale la pena di menzionare il bando “Formare per assumere”, che, come dice il nome, offre incentivi per le imprese che assumono e formano persone prive di impiego da almeno 30 giorni

Infine, bisognerebbe anche parlare del bando “Dote Impresa”. Questo è un caso leggermente differente, in quanto il suo campo di applicazione riguarda le persone con disabilità più che i disoccupati. Detto questo, si tratta comunque di un bando piuttosto importante. Più nello specifico, Dote Impresa offre incentivi e rimborso tirocini per le aziende che assumono disoccupati con disabilità o giovani con disabilità uscenti dalle scuole. A differenza di altri bandi, Dote Impresa si applica però anche agli imprenditori che mantengono un contratto di lavoro con persone già occupate con riduzione delle capacità lavorative.

Con che tipo di contratto possono essere assunti i disoccupati?

Esistono inoltre alcune limitazioni basate sul tipo di contratto con sui sono assunti i disoccupati. Gli incentivi alle assunzioni vengono infatti ricevuti solo in certi casi specifici, ossia:

  • I contratti di lavoro a tempo indeterminato.
  • I contratti di lavoro a tempo determinato, ma solo qualora di durata superiore ai 12 mesi.
  • Gli apprendistati.

In tutti i casi deve inoltre trattarsi di un’assunzione subordinata. Infatti i rapporti di lavoro non subordinati, come lavoro autonomo e prestazioni occasionali, non si qualificano per gli sgravi fiscali per assunzione disoccupati. Per quanto riguarda invece i contratti di somministrazione, essi sono accettati solo in certi casi specifici, come Dote Impresa

Per concludere, vale la pena di menzionare che le agevolazioni assunzione disoccupati possono essere ricevute anche in caso di contratto part-time, purché di almeno 20 settimanali. Questo implica però una riduzione dell’incentivo, basata sulle ore di lavoro previste, favorendo così l’assunzione a tempo pieno.

Che importo offrono gli incentivi assunzione disoccupati?

Per quanto riguarda invece l’ammontare dell’agevolazione per assunzione disoccupati, questa dipende dalla difficoltà di accesso al mercato del lavoro degli assunti e dal bando di riferimento. Più specificatamente, esistono due possibilità, ossia “Formare per assumere” e “Dote impresa”:

  • Il bando Formare per assumere stanzia due bonus per l’assunzione. Il primo è un voucher per la formazione, il cui valore arriva fino ai 3000 euro. Il secondo è invece un incentivo a fondo perduto, che può arrivare agli 8000 euro. Ovviamente, entrambi sono concessi solo in caso l’impresa assuma un disoccupato privo di impiego da almeno 30 giorni.
  • Dote impresa offre invece incentivi economici per l’assunzione di persone con disabilità, e rimborsi per l’indennità di tirocinio. I primi vanno dai 2500 ai 16.000 euro, mentre i secondi fino ad un massimo di 3000.

Come si richiedono gli incentivi assunzione disoccupati?

Rimane quindi da discutere di come si faccia a richiedere gli incentivi per aziende che assumono disoccupati. Fortunatamente, questo è un processo molto semplice. Tipicamente esse richiedono infatti di fare domanda su portali dedicati, come quello dell’INPS o di Regione Lombardia. Detto questo, bisogna ricordare che la procedura specifica può cambiare leggermente da incentivo a incentivo in base al bando.

Bisogna inoltre notare che l’azienda può richiedere gli incentivi per le assunzioni in due modi diversi, ossia a rimborso o in un’unica soluzione. Nel primo caso la richiesta di liquidazione può essere presentata in due parti. Nel secondo caso è invece possibile avanzare una singola domanda di liquidazione, firmando però una fideiussione a favore di Regione Lombardia.

Infine, per quanto ovvio, è opportuno ricordare che per ricevere gli sgravi per assunzione disoccupati è necessario che il disoccupato rimanga impiegato dall’impresa. L’unica eccezione è qualora la conclusione del rapporto di lavoro non sia addebitabile all’azienda. In questo caso essa riceve comunque l’incentivo, anche se con un importo rivalutato.

Gli altri incentivi per assunzione: donne, giovani e over 50

Per concludere, può valere la pena di menzionare anche, seppur brevemente, gli altri tipi di agevolazioni nuove assunzioni. In aggiunta a quelle per i disoccupati, esistono infatti sgravi fiscali per assunzioni di donne, giovani e over 50. Questi hanno lo stesso obiettivo degli incentivi assunzione disoccupati, ma un funzionamento diverso, e si concentrano su specifici (e svantaggiati) settori della forza lavoro.

  1. Abbiamo innanzitutto le agevolazioni per assunzioni donne. Si tratta di un esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali, senza però un massimale annuo. Esso è usufruibile per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato, o per 12 mesi se a tempo determinato. Come si può capire dal nome, questo esonero si applica a tutte le aziende che assumono donne disoccupate. Più nello specifico, per qualificarsi esse devono essere over 50 e disoccupate da almeno 12 mesi, di qualsiasi età e disoccupate da almeno 24 mesi, o di qualsiasi età, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, e lavorare in settori economici con ampia disparità di genere o essere residenti in una regione individuata dalla carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020.
  2. In secondo luogo abbiamo le agevolazione assunzione giovani, dedicate appunto ad aziende che assumono giovani che non hanno mai avuto contratti a tempo indeterminato. Come per il bonus assunzione donne si tratta di un esonero del 50% dai contributi previdenziali, ma con un valore massimo di 3000 euro e un periodo di fruizione di 36 mesi. Bisogna inoltre notare che queste agevolazioni hanno subito un importante cambiamento nel 2024. Il vecchio bonus assunzioni under 36 è stato infatti sostituito, riducendo l’età dei lavoratori da assumere per usufruirne a minore di 30 anni.
  3. Infine, dobbiamo menzionare gli sgravi fiscali per assunzioni over 50. Anche qui abbiamo un esonero del 50% della durata di 12 mesi per assunzione a tempo determinato e di 18 mesi per il tempo indeterminato. Per qualificarsi, il lavoratore assunto deve essere over 50 e disoccupato da almeno 12 mesi.

Gli enti accreditati da Regione Lombardia

C’è però un ultimo argomento che dovremmo considerare: gli enti accreditati, come CLOM a Milano. Questi sono dei gruppi e delle organizzazioni riconosciuti dalla Regione, che offrono vari tipi di servizi. Tra questi c’è anche l’assistenza alle imprese che intendono assumere nuovi lavoratori e vorrebbero beneficiare degli incentivi per assunzione disoccupati. CLOM e altri enti simili si occupano infatti di cercare i finanziamenti più adatti alle aziende, di verificare se i candidati soddisfino i requisiti (e, in certi casi, anche di consigliarne qualcuno), e offrono assistenza e consulenza nel richiedere rimborsi ed agevolazioni. Fare riferimento a questi enti accreditati può quindi essere un’ottima idea per un datore di lavoro che desideri fare uso degli incentivi per assunzioni offerti dalla Regione.

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