Attivare uno stage: quanto costa un tirocinante al datore di lavoro?
Il tirocinio extracurriculare è uno strumento di enorme utilità per imprese e lavoratori, offrendo vantaggi considerevoli ad entrambe le parti. Eppure è anche uno strumento spesso poco compreso e poco utilizzato. Sfortunatamente molte imprese non capiscono quali sono i suoi veri vantaggi, oppure temono che sia troppo costoso o complicato da attivare. Per un motivo o per l’altro giungono alla conclusione che non ne valga la pena, e si deprivano così di tutto ciò che i tirocini extracurriculari possono offrire. In questo articolo cercheremo quindi di fare chiarezza su alcuni degli elementi principali del tirocinio e di rispondere ad alcune delle domande più comuni, ossia:
- Il tirocinio extracurriculare cos’è esattamente e come funziona?
- Quali sono i suoi vantaggi, e perché è così utile per le imprese?
- Quali sono i suoi principali svantaggi?
- Quanto costa un tirocinante al datore di lavoro?
- L’attivazione tirocinio extracurriculare cosa richiede?
- Può valere la pena di fare uso dei tirocini?
Il tirocinio extracurriculare come funziona?
Il tirocinio extracurriculare, conosciuto anche come stage extracurriculare è, molto brevemente, uno strumento di formazione e inserimento lavorativo. Esso consiste in un periodo di formazione in ambito aziendale, in cui un lavoratore viene assunto per un certo periodo di tempo da un’impresa con lo scopo di formarlo all’interno dell’impresa stessa. Questo lavoratore, detto stagista o tirocinante, può quindi apprendere competenze specifiche e guadagnare esperienza pratica.
In termini pratici, il tirocinio non è un rapporto di lavoro e non garantisce l’assunzione. La scelta di assumere il tirocinante viene infatti effettuata dall’azienda alla fine dello stage. Per quanto riguarda i dettagli del contratto di tirocinio, stipendio, durata, orari di lavoro e compiti del tirocinante variano di caso in caso, ma con alcune obblighi che devono essere rispettati. In particolare, gli stage extracurriculari:
- Non prevedono limiti di età;
- Hanno una durata minima di 2 mesi, e una massima di 6, con l’eccezione dei tirocini per soggetti svantaggiati, che possono arrivare a 12;
- Devono offrire una formazione efficace al tirocinante extracurriculare, attraverso la selezione di un tutor aziendale che lo segua ed aiuti;
- Infine, un’impresa può ospitare un numero massimo di tirocinanti che non sia superiore al 10% dei suoi dipendenti;
Per quanto riguarda invece il funzionamento del tirocinio formativo extracurriculare, questo è abbastanza semplice. Il tirocinante viene inserito in una posizione che soddisfa le esigenze dell’azienda, affiancato da un tutor che lo guida ed assiste, e impara nel tempo a svolgere compiti sempre più complessi in maggiore autonomia. Si tratta, in poche parole, di un percorso di crescita professionale che gli consente di acquisire nuove competenze ed esperienza pratica che saranno poi utili nel mondo del lavoro, soddisfando così gli obblighi dello stage.
Che vantaggi offre il tirocinio extracurriculare ad un’impresa?
Avendo così chiarito cosa sia il tirocinio di inserimento lavorativo e come funzioni, possiamo quindi passare al punto centrale della discussione: che vantaggi offre? Quali sono i benefici dello stage per un’azienda?
In generale, possiamo individuare 4 vantaggi principali:
- Il primo è più importante è che il tirocinio extracurriculare permette di formare lo stagista nel modo desiderato dall’impresa. Molte aziende preferiscono infatti iniziare a formare le nuove risorse partendo da zero. Ciò rende possibile selezionare le competenze che apprendono, puntando su quelle desiderate ed evitando quelle ritenute inutili.
- Come corollario del punto precedente, ciò vuol anche dire che la formazione del tirocinante può essere personalizzata per coprire un certo ruolo. Ciò consente all’azienda di soddisfare le proprie esigenze grazie all’assunzione di lavoratori già preparati per svolgere quel compito.
- I tirocini extracurriculari sono anche un ottimo modo per valutare i candidati. Essi agiscono infatti come una sorta di “periodo di prova”, in cui l’azienda può verificare competenze, personalità e atteggiamento dello stagista. In sostanza, un tirocinio può essere visto come un periodo di valutazione prolungato per un potenziale dipendente.
- Lo stagista ha modo di conoscere, imparare ed adottare i valori e la filosofia aziendale. Inoltre, si relaziona con colleghi e collaboratori, acquisendo maggiore familiarità con loro. Ciò ha il doppio vantaggio di creare legami con gli altri dipendenti e il posto di lavoro, portando a maggiore fedeltà ed un elevato livello di soddisfazione, e allo stesso tempo riduce enormemente il periodo di ambientamento, permettendo al tirocinante di diventare attivo e produttivo molto più in fretta di quanto accadrebbe con un lavoratore che non ha seguito uno stage.
Quali sono i principali problemi del tirocinio?
In breve, la principale utilità dello stage extracurriculare consiste nel formare nuovi lavoratori nel modo desiderato dall’impresa, un compito che svolge in maniera molto efficace. A questo punto può però sorgere spontanea una domanda: ma quali sono gli svantaggi? Il tirocinio è certamente uno strumento molto utile per le aziende, e offre diversi vantaggi, ma dovrà pur esserci un lato negativo? Sorprendentemente, la risposta è no, o almeno, gli svantaggi sono davvero poco importanti. Tipicamente, quando si parla di tirocini, sono due i problemi che vengono addotti come motivi per non farne uso: il costo, e le difficoltà nell’attivarlo. Esaminiamo dunque quanto costa un tirocinante al datore di lavoro, e come funzioni l’attivazione stage extracurriculare.
Il tirocinio extracurriculare: stipendio e spese
Uno dei principali punti di confusione che emergono nella discussione sugli stage riguarda lo stipendio tirocinio 40 ore. A quanto ammonta lo stipendio tirocinante? L’assicurazione tirocinanti quanto costa? Quale è il costo di uno stage per l’azienda?
Tipicamente, lo stipendio stagista, che in realtà sarebbe più corretto chiamare un rimborso spese, è fissato a 500 euro lordi al mese. Bisogna peraltro notare che, in quanto non si tratta di uno stipendio vero e proprio, non sono previsti contributi o ratei. Ricordiamo, al riguardo, che la durata massima di un tirocinio è di 6 mesi, per un massimo di 3000 euro. Detto questo, bisogna però tenere in considerazione che esistono alcune eccezioni. Innanzitutto, se il tirocinante riceve buoni pasto, o ha accesso alla mensa aziendale, lo stipendio stage può essere ridotto a 400 euro mensili. Inoltre, queste regole si applicano solo per lo stage 40 ore settimanali: stipendio e orario sono infatti collegati nei tirocini. Se la presenza dello stagista è richiesta per non più di 4 ore al giorno (e quindi 20 la settimana) la retribuzione scende a 350€. Se invece è il tirocinante stesso ad essere presente per meno dell’80% delle ore richieste, allora l’indennità stabilita dal contratto tirocinio viene ridotta in modo proporzionale alle assenze, fino al minimo obbligatorio di 300 euro al mese.
Inoltre, è opportuno ricordare che lo stagista deve essere assicurato; fortunatamente, questo compito spetta tipicamente all’ente promotore.
Le difficoltà nell’attivare il tirocinio
L’altra problematica che può spesso sorgere nei riguardi dei tirocini riguarda invece la loro attivazione. C’è infatti una diffusa incomprensione di come funzioni questo processo e di cosa richieda, che può farlo sembrare più complicato di quanto non sia effettivamente. Ciò porta molte aziende ad ignorare le opportunità offerte dallo stage extracurriculare, in quanto sembra richiedere troppo lavoro per vantaggi. Ma come si fa esattamente ad attivare un tirocinio extracurriculare?
Si tratta, in poche parole, di un processo che richiede la presenza di un ente promotore, in aggiunta al tirocinante e all’azienda ospitante. Questo ente promotore, che spesso è un’agenzia per il lavoro o un ente accreditato dalla regione, svolge principalmente un ruolo di supervisione. Esso si occupa infatti di garantire il buon funzionamento dello stage, ad esempio selezionando un tutor che supervisioni e monitori il tirocinante. Il processo stesso richiede invece che siano svolti quattro passaggi:
- Stipulare la convenzione tirocinio extracurriculare, un documento che stabilisce obblighi e responsabilità delle parti ed è formulato da azienda ed ente promotore;
- Stabilire un progetto formativo tirocinio extracurriculare, usato per definire obiettivi e modalità di svolgimento dello stage, oltre che altre informazioni come la durata del tirocinio formativo, stipendio e orari di lavoro.
- Nominare i tutor, che abbiamo già menzionato precedentemente, uno selezionato dall’azienda per formare il tirocinante, ed uno scelto dall’ente promotore per supervisionare lo stage.
- Le tre parti devono infine redigere e firmare un contratto per stagista, e l’azienda ospitante deve comunicare l’attivazione del tirocinio alla Regione per via telematica.
Come si potrà notare questo processo non è in realtà così complicato. Inoltre, molti enti promotori offrono servizi volti a semplificarlo ulteriormente, gestendo i vari passaggi per conto delle imprese. Ad esempio, CLOM a Milano permette di attivare il tirocinio in sole 48 ore, e l’intero processo è gestito online, tramite una piattaforma dedicata.
Vale la pena di usare i tirocini extracurriculari?
In questo articolo abbiamo quindi discusso degli stage extracurriculari, esaminando cosa siano, come funzionino e quali vantaggi offrano per le imprese. Abbiamo inoltre analizzato i principali “svantaggi” dei tirocini, ossia quanto costa un tirocinante al datore di lavoro e le difficoltà nell’attivare uno stage. Arrivati alla fine risulta però ovvio che il tirocinio extracurriculare offre dei considerevoli vantaggi senza praticamente alcun effetto negativo. Di conseguenza, si può certamente dire che gli stage siano uno strumento che vale la pena utilizzare.